Invito allo spettacolo Canti d’argilla
Gentile [Nome del Direttore del Teatro Rappresentante dell’Istituzione Pubblica],
Spero che questo messaggio la trovi in ottima forma e spirito artistico.
Mi rivolgo a lei con l’entusiasmo di presentarle uno spettacolo coinvolgente e di profondo impatto emotivo e sociale.
Grazie per l’attenzione e l’interesse nei confronti di Canti d’argilla. La mia voce ha mille corpi.
Cordiali saluti,
Monserrat Olavarria Balmaceda
cellulare: +39 342 371 1750
email: olavarria.balmaceda@gmail.com
scarica la presentazione in PDF del nuovo spettacolo di Monserrat Olavarria Balmaceda
Le foto dello spettacolo Canti d’argilla
“L’argilla è il corpo della terra madre da cui ogni vita ha origine e qualcuno sperimenta più nascite. La prima è un dono, le successive sono una conquista. Io sono nata due volte, in Cile sono uscita dal ventre di mia madre, in Italia dal mio”.
Sinossi
Canti d’Argilla, la mia voce ha mille corpi.
Spettacolo teatrale e musicale scritto ed interpretato da Monserrat Olavarria Balmaceda. Regia di Arianna Arista. Musica di Ermanno Dodaro e Monserrat Olavarria Balmaceda.
Uno progetto nato nel 50esimo anniversario del colpo di Stato del 1973 in Cile. Racconti di donne di tre generazioni, che direttamente o indirettamente hanno vissuto il Golpe e l’esilio in Italia. Racconti raccolti, cantati e interpretati dalla cantante e scrittrice cilena Monserrat Olavarria Balmaceda. La narrazione si snoda attraverso la musica, la parola e il movimento creativo.
“Oggi il quotidiano si è vestito a festa. Vado a sbattere contro la gioia ripetutamente. Il corpo è un piccolo scrigno di carne benedetta, troppo stretto per contenere il tamburo del cuore, che chiama alla battaglia, al coraggio, all’amore”.
Il lavoro nasce da una ricerca fatta di interviste, incontri, memoria e futuro, che intende preservare per costruire, ricordare per dare voce a migliaia di donne straordinarie e a un’Italia fatta di migrazione e anche di accoglienza, fatta di esseri umani che vengono da lontano, non per prendere ma per dare, non per ricevere speranza ma per donarla.
Ester, giovane donna col volto di bambina, si trova l’11 settembre 1973 al centro di Santiago, persa in mezzo ai bombardamenti di Piazza della Moneda. Incontrerà le mani gentili di un uomo, un angelo che la porterà in salvo, in silenzio. Non si rivedranno mai più. “Giro l’angolo ed entro in casa. Dove era la tua carne tutto si fa luce, allarghi le tue grandi ali e ti libri in volo, sulla città ferita”.
Liliana è in cerca di sua sorella Veronica, che la sera prima non è tornata a casa. La vede attraverso la ringhiera dello Stadio Nazionale, ormai diventato un lager. “La vedo, è seduta sugli spalti, scrive qualcosa su un foglio. Il poliziotto di guardia glielo strappa di mano, lo accartoccia e lo lancia lontano”. La pallina di carta arriva ai piedi di Liliana e contiene un segreto drammatico e intriso d’amore...
Andreita, arrivata in Italia a pochi mesi e rientrata in Cile a vent’anni, si ritrova a vivere un esilio di ritorno. “All’inizio mi mancava tutto dell’Italia, ma sopra ogni cosa mi mancava il cibo. Sì, perché io sono fatta di cibo! Le mie guance sono mele annurche aspre e croccanti, le mie labbra fragole di Nemi, i miei occhi saporite olive di Gaeta”.
Monserrat Olavarria Balmaceda
Cantante, performer, educatrice musicale, insegnante di canto, scrittrice, illustratrice.
Monserrat scrive musica, canzoni, testi e racconti per grandi e piccini ed utilizza i propri materiali originali in concerti, spettacoli e laboratori.
Diplomata in canto jazz presso il Conservatorio di Frosinone, ha studiato canto con Susanna Stivali, Sara della Porta, Carla Marcotulli, Susan Long; improvvisazione con Bob Stoloff (Umbria Jazz); didattica del canto con Simone Moscato e con la cantante e logopedista Giovanna Gallelli; composizione pop con Stefano Scatozza.
In ambito teatrale ha approfondito la formazione attoriale con Christine Cibils (Living Theatre) e sotto la direzione della regista argentina ha fatto parte della compagnia multietnica “Teatro della Contaminazione”; ha studiato danza contemporanea con Flavia della Lunga ed espressione corporea con Susan Martinet; ha collaborato con la regista e sceneggiatrice Marina Garroni (compagnia Teatro di Talia) e con l’artista Fernanda Pessolano (percorsi di teatro natura).
È leader del quartetto latin-folk jazz “Avenidamerica”, fa parte del gruppo musicale per l’infanzia “Di concerto con Mamma e Papà”, è la voce solista della “Misa Criolla”, sotto la direzione del maestro Paula Gallardo.
Ha pubblicato gli album: “Avenidamerica, dedicado a Violeta”, patrocinato dall’Ambasciata del Cile in Italia e dall’istituto IILA; “L’Isola di Tiritinlallà”, libro/disco per l’infanzia per il quale ha scritto la storia, le canzoni e realizzato le illustrazioni.
Attualmente è impegnata nella promozione dello spettacolo teatrale e musicale “Canti d’Argilla, la mia voce ha mille corpi”.